L’è stacc ü sogn, o no?
L'è stacc ü sogn, o no?
La trama
Si racconta il curioso caso del soldato garibaldino Nino Stissio, il quale, sulla strada di casa, fresco di congedo dopo aver sconfitto le truppe borboniche al fianco di Garibaldi, rimane vittima di uno scherzo del destino e viene catapultato nel futuro, fino ai giorni nostri.
Si ritrova dunque alle prese con un mondo che non conosce, con una realtà del tutto estranea fatta di luce elettrica, automobili, televisione e telefoni cellulari. Questa situazione è per Nino talmente incomprensibile che egli si convince che si tratti di un sogno. Con l'aiuto di alcune persone che intuiscono la sua sventura, riesce ad abituarsi alle diavolerie dell’epoca moderna, dando prova di coraggio e di grande onestà, finché ad un tratto il sogno si interrompe.
Ma è stato davvero un sogno, o no?
Lo spettacolo si sviluppa sulla forte contrapposizione tra il presente, descritto nei primi due atti, e il passato, evocato nel terzo atto e nell’epilogo; la scenografia, i costumi, le atmosfere, le forme dialettali utilizzate e i tempi recitativi ricercano infatti l’obiettivo di presentare a tutti gli effetti due differenti rappresentazioni.
La commedia in tre atti, di Guglielmo Antonello Esposito, dal titolo “L’è stacc ü sogn, o no?", messa in scena per la regia di Lionello Marchesi, costituisce un originale e involontario contributo alle celebrazioni del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia.
Autore: Guglielmo Antonello Esposito
Regia: Lionello Marchesi
Scenografie: Roberto Mangili,
Rossano Pirola e Andrea Cattaneo
Costumi: Teresa Ghezzi
Musiche: I Sifoi di Bottanuco
Supporto tecnico di Fabrizio Nocente
Gli interpreti
... nel 2010
Nino Stissio, soldato garibaldino
Rossano Pirola
Mario, titolare del pub
Andrea Cattaneo
Gió Dispaccio, spacciatore cliente del pub
Guglielmo Antonello Esposito
Giovanna, barista
Antonella Rota
Rosa Solfernetti, madre di Mario
Teresa Ghezzi
Jessica, avvenente cliente del pub
Armida Falabretti
Onorevole
Alfredo Patamia
Commissario di Polizia
Nicola Citrino
Leggi
il copione
... nel 1860
Tòrio, locandiere
Claudio Pagnoncelli
Cìsio, carrettiere ubriacone
Lionello Marchesi
Rüsì, madre di Tòrio
Ambrogina Moioli
Fra’ Giovanni
Lino Colucci
Teresì, moglie di Cìsio
Miris Cavadini
Cìa, giovane vedova
Silvia Cellucci
Tunìna, amica di Rüsì
Antonietta Moioli
Cèca, amica di Rüsì
Antonietta Sala
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